Cindy Mason (a cura di), Artificial Intelligence and The Environment: AI Blueprints for 16 Environmental Projects Pioneering Sustainability

31 Ago 2024 | recensioni

Il libro raccoglie e sintetizza i lavori presentati al primo workshop internazionale su AI e ambiente da scienziati di molti paesi.

Il dato che emerge è l’enorme quantità di tecnologia disponibile e pronta a essere sviluppata e applicata per risolvere molti problemi ambientali. Come osserva la curatrice, ciò che manca è in molti casi la volontà politica e il sostegno finanziario: perché spesso i problemi ambientali sono definiti solo approssimativamente e mancano le possibilità e i mezzi per organizzare l’enorme massa di dati riguardanti specifiche aree geografiche o l’intero pianeta, forniti da satelliti, stazioni meteorologiche, sistemi di controllo delle acque e degli oceani.

La prima parte Boots on the ground (Stivali per terra) raccoglie in otto capitoli i risultati dell’applicazione dell’AI per risolvere concretamente vari problemi ambientali.

I primi due capitoli, a cura di scienziati italiani, riguardano l’utilizzo dell’AI per affrontare gli incendi delle foreste nei mesi estivi e per predire mediante simulazioni inondazioni e allagamenti. Seguono capitoli sul trattamento e il riciclo dei rifiuti, la elaborazione di modelli per predire le invasioni di alghe nelle zone costiere, la pianificazione della raccolta del legname. Alla fine di ciascun capitolo c’è un questionario per sollecitare riflessioni e discussioni, con risposte nelle pagine conclusive del volume.

La seconda parte, Data, Data Everywhere tratta gli strumenti esistenti di raccolta di dati e le metodologie per farne uso per finalità ambientali, utilizzando l’AI. Ci sono così capitoli sulla raccolta e l’analisi di dati offerti dai satelliti, sulla simulazione di ecosistemi forestali e su aree con elevata biodiversità, su un metodo interattivo per raccordare le diverse previsioni meteorologiche.

Molte di queste tecnologie basate sull’AI sono attualmente disponibili per il largo pubblico. Un esempio suggestivo e il progetto Argo Float, basato su quasi 4000 robot che perlustrano gli oceani e trasmettono dati. Dal sito è possibile visualizzare tutti i luoghi dai quali ciascun robot ha trasmesso negli ultimi giorni.

Il libro è di cinque anni fa, un tempo molto lungo per ciò che riguarda l’AI, i cui sviluppi sono continui. Ma è tuttora il miglior testo di riferimento per l’applicazione degli strumenti di AI all’ambiente.

SCARICA L’ARTICOLO IN PDF

Scritto da