Minima porzione di un manufatto all’interno di un’area di protezione

05 Feb 2019 | giurisprudenza, amministrativo

Secondo il Consiglio di Stato, anche la presenza di una minima porzione di un manufatto da costruire all’interno di un’area di protezione implica l’obbligo di assoggettamento dell’intero intervento alla valutazione di compatibilità con il vincolo cui l’area è assoggettata e alla concreta verifica del suo impatto, unitariamente considerato, sul contesto ambientale nel quale dovrebbe inserirsi; non può infatti ammettersi l’esistenza di un potere discrezionale che, in presenza di un dato di fatto certo e obiettivo, cioè il ricadere di una certa superficie all’interno di un’area protetta, possa considerare determinante ai fini dell’assoggettamento alla tutela l’estensione dell’area stessa, escludendone la tutela se minima; tanto meno un simile potere può essere riconosciuto al giudice amministrativo.

Per il testo della sentenza del Consiglio di Stato, Sezione Quinta, n. 7292 del 28 dicembre 2018 (estratto dal sito istituzionale della Giustizia Amministrativa) cliccare sul pdf allegato.

CdS 7292_2018

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