I rifiuti degli altri. Alcune riflessioni sull’attività di gestione non autorizzata.
Vincenzo Morgioni
Nel 2014 ha conseguito con lode la laurea magistrale in giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, con una tesi in diritto penale dal titolo “Economia finanziaria e diritto penale: tutela del mercato e tutela dell’investitore”, Relatore Chiar.mo Prof. Luciano Eusebi.
Nello stesso anno vince la Borsa di Studio “Lodovico Isolabella della Croce” destinata al finanziamento integrale della quota di partecipazione al Master di secondo livello in Diritto penale dell’Impresa (MIdPI) istituito dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, successivamente conseguito nel 2015.
Fino al 2015, ha collaborato nello svolgimento delle attività accademiche con la Cattedra di Diritto penale II (Prof. Luciano Eusebi).
Ha maturato la sua esperienza professionale in un prestigioso Studio Legale milanese, occupandosi prevalentemente dell’assistenza legale delle persone fisiche e giuridiche in procedimenti relativi ai reati contro la Pubblica Amministrazione, nonché in materia societaria, finanziaria, fallimentare, fiscale e ambientale.
È iscritto all’ordine degli avvocati di Milano dal 2018.
É attualmente iscritto alla Camera penale di Milano ed è membro dell’Associazione Alumni del Master in Diritto Penale dell’Impresa.
Dal rifiuto al prodotto passando per il ciclo dell’”end of waste”. La Suprema corte si pronuncia sui criteri dell’ art. 184 ter del Testo Unico ambientale
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La rilevanza penale dell’attività non autorizzata di smaltimento dei fanghi derivanti dal lavaggio degli inerti prodotti dallo sfruttamento delle cave