Rischio inondazioni per il clima: giudici tedeschi in visita in Perù

01 Lug 2022 | articoli, contributi

di Luciano Butti

In un precedente articolo pubblicato su questa Rivista[i] abbiamo parlato della “Attribution Science”, vale a dire di quella branca della scienza che studia la correlazione causale fra gli eventi estremi e il cambiamento climatico.

Un giudizio pendente da anni presso un Tribunale tedesco costituisce uno dei più significativi casi di contenzioso climatico[ii] nel quale si discute proprio di questo.

Mi riferisco all’azione proposta da un contadino peruviano – anche in quanto padre e guida naturalistica di montagna – contro la società energetica tedesca RWE presso il Tribunale civile di Essen, con una richiesta di risarcimento per i danni derivanti dalle emissioni climalteranti della compagnia.

In prima istanza, il Tribunale respinse la richiesta, osservando che, nel settore climatico, la catena causale è particolarmente “complessa e multipolare”, non essendo quindi possibile collegare il danno subito a specifiche emissioni, tanto più che quelle della società convenuta [RWE] ammontano soltanto allo 0,47% delle emissioni mondiali[iii].

In grado di appello, tuttavia, la Corte regionale di Hamm ha iniziato l’esame delle prove, in tal modo lasciando aperta la strada per una possibile riconsiderazione della decisione[iv].

Ciò potrebbe essere agevolato, nel particolare contesto giuridico tedesco, dalla decisione 24 marzo 2021 della Corte costituzionale federale che, recentemente, ha dichiarato la parziale illegittimità costituzionale della legge tedesca sul clima con riferimento all’obbligo di tutela previsto dall’articolo 20a della Costituzione federale[v]. Questo articolo menziona espressamente la “responsabilità nei confronti di generazioni future” e obbliga lo Stato ad agire di conseguenza. La legge sopra citata è stata ritenuta non conforme alla Costituzione federale in quanto non prevede precise riduzioni delle emissioni di CO2 negli anni successivi al 2030. Simili, quanto ai diritti inalienabili delle generazioni future anche in una dimensione internazionale, sono le conclusioni raggiunte nel 2020 dalla Corte costituzionale ungherese, in un caso riguardante la tutela delle foreste[vi].

Nel caso azionato dal contadino peruviano, recentemente i giudici tedeschi hanno visitato il lago glaciale del Perù ingrossatosi a causa del cambiamento climatico, con il conseguente rischio di una devastante inondazione che potrebbe colpire la vicina città di Huaraz.

Giudici ed esperti nominati dal tribunale dovranno stabilire se il più grande fornitore di energia elettrica della Germania, RWE, sia parzialmente responsabile dell’aumento dei gas serra che potrebbe scatenare una devastante alluvione.

Un esperto sentito dal Tribunale ha riferito che il lago peruviano Palcacocha, pur essendo un esempio ad alto rischio, non è l’unico nella catena montuosa delle Ande, che ospita quasi tutti i ghiacciai tropicali del mondo.

RWE sarà ritenuta responsabile dei danni se si riuscirà a dimostrare che il ghiacciaio rappresenta un rischio di inondazione e che i cambiamenti climatici ne hanno causato lo scioglimento.

La decisione costituirà quindi un banco di prova per quella branca della scienza – la “attribution science – cui si è fatto riferimento all’inizio dell’articolo.

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Luciano Butti GERMANIAPERURISCHIO INONDAZIONI PER IL CLIMA

[i] https://rgaonline.it/article/attribution-science-la-scienza-che-studia-il-possibile-nesso-causale-tra-alcuni-eventi-metereologici-estremi-e-il-riscaldamento-globale/ .

[ii] Cfr., in generale, sul diritto del clima e sul contenzioso climatico, BUTTI L. e NESPOR S., Il diritto del clima, Mimesis, 2022.

[iii] LG Essen, decisione del 15.12.2016-2 O 285/15, ZUR 2017, 370 [372].

[iv] OLG Hamm, decisione del 30.11.2017 – 5 U 15/17 e OLG Hamm, decisione del 02/01/2018 – 5 U 15/17, ZUR 2018, 118.

[v] Si veda ad esempio sulla sentenza tedesca M. DELLI SANTI, Leggi sul clima: il diritto delle future generazioni, in www.altalex.com/documents/news/2021/05/16/leggi-clima-diritto-future-generazioni.

[vi] Corte costituzionale ungherese, sentenza 14/2020 del 15 giugno 2020, par. 22.

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