La Legge finanziaria del 2020 e i nuovi contributi in materia di istruzione ambientale

04 Apr 2020 | articoli, contributi

di Carlo Luca Coppini 

La drammaticità dell’emergenza causata dall’epidemia del Covid-19 ha comportato la promulgazione di numerosi provvedimenti normativi di natura emergenziale (DPCM e dl) che, nell’arco dell’ultimo mese, si sono susseguiti per determinare la più efficiente strategia sanitaria in grado di sopportare il grave malessere diffusosi in tutti i paesi del mondo.

Tale stato emergenziale ha sicuramente generato anche lo spostamento dell’epicentro degli interessi politici e legislativi in precedenza programmati, con il conseguente e inevitabile ritardo – tra l’altro – nell’attuazione delle misure che, segnatamente in riferimento al diritto dell’ambiente, venivano individuate dall’art. 1ter della L. 141/2019, con la quale veniva recepito e convertito il c.d. Decreto Clima.

Il primo fra i più importanti “ritardi” in cui dovremo sicuramente imbatterci, quindi, sarà sicuramente rappresentato dalle misure di attuazione del programma intitolato “iosonoAmbiente”, con cui la L. 141/2019 ha previsto una dotazione di € 2 mln per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, destinata a finanziare progetti, iniziative, programmi e campagne, comprese le attività di volontariato degli studenti, finalizzati alla diffusione dei valori della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, nonché alla promozione di percorsi di conoscenza e tutela ambientale.

I criteri di presentazione e di selezione dei progetti presentati dalle scuole, nonché le modalità di ripartizione e assegnazione dei finanziamenti, infatti, devono essere stabiliti con decreto Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell’istruzione.

Come ho già avuto occasione di osservare, il primo strumento di prevenzione e di salute è rappresentato dalla corretta informazione visto e considerato che la conoscenza permette sicuramente a tutti, e permetterà agli studenti di oggi, di poter mettere in atto ciò che potrà rientrare nel potere di scelta di cui disporranno nel loro avvenire lavorativo e professionale, anche e soprattutto per prevenire ogni potenziale danno alla salute pubblica e dell’ambiente.

Il Decreto Clima è stato adottato proprio per aiutare a comprendere che il diritto dell’ambiente deriva dallo sviluppo di un’essenziale idea elaborata oltre 40 anni fa all’alba della nascita del diritto ambientale internazionale e cioè quando, con la Dichiarazione di Stoccolma del 1971, veniva affermato che: “L’uomo è contemporaneamente creatore e creatura del suo ambiente che assicura la sua sussistenza fisica e che gli offre la possibilità di una crescita intellettuale, morale, sociale e spirituale (…). I due elementi del suo ambiente cioè quello naturale e quello stesso che l’uomo ha creato sono indispensabili al suo benessere e al miglior godimento dei suoi diritti fondamentali fra cui il diritto alla stessa vita”

Sulla base di questo importante ideale e nel rispetto del fine principale perseguito da ogni buona legislazione: “… che è l’arte di condurre gli uomini al massimo della felicità o al minimo dell’infelicità possibile” (Cesare Beccaria, Dei Delitti e delle pene), quindi, il legislatore italiano è puntualmente giunto a determinare il proprio aiuto offerto per contribuire alla crescita culturale e alla diffusione dell’educazione ambientale a livello scolastico di qualsiasi grado e ordine, nonché universitario.

Senza ovviamente dover dimenticare che la Commissione europea ha anche avviato una consultazione pubblica per un ‘patto sul clima’ per coinvolgere regioni, comunità locali, società civile, scuole, imprese e cittadini nell’impresa di conoscere lo stato dell’ambiente e di tagliare le emissioni; infatti, la legge n° 160/2019 (Legge di bilancio del 2020, pubblicata G.U. Serie Generale n. 340 del 30/12/2019 ) ha assicurato il proprio sostegno economico alle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado che offrono programmi di studio e di educazione ambientale.

A decorrere dal 2020, infatti, sono state previste dalla legge di bilancio appena citata agevolazioni economiche e contributi statali disposti dall’art. 392 sino alla concorrenza di € 20 milioni che, previa apposita istanza diretta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, verranno allocati come segue:

  1. contributi fino al 90 per cento della spesa per acquistare uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale. (art. 389)
  2. contributo fino al 90 per cento della spesa di programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi, nell’ambito dei Piani per l’offerta formativa rivolti ai frequentanti la scuola secondaria di primo grado (art. 390);
  3. Contributo agli studenti censiti nell’Anagrafe nazionale per i frequentanti le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani o periodici, anche in formato digitale, accessibile mediante piattaforma di erogazione voucher in forma virtuale associata alla Carta dello Studente «IoStudio» (art. 391).

Il Decreto Clima, una volta per tutte, apre le porte a una programmata diffusione nazionale della cultura e dell’educazione ambientale, la cui attuazione dovrà svolgersi nei contenuti limiti che la crisi economica causata dall’epidemia del Covid-19 permetterà di affrontare.

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