di Luciano Butti Tradizionalmente, la pubblicità viene considerata come il regno dell’esagerazione e dell’iperbole. Un po’ come se questi fossero difetti connaturati e inevitabili nello strumento pubblicitario. E difetti di fronte ai quali i consumatori sarebbero in qualche misura ‘addestrati’, per evitare ricadute troppo pesanti a proprio danno. Eppure, sul piano giuridico le cose non...
We use cookies to ensure that we give you the best experience on our website. If you continue to use this site we will assume that you are happy with it.Ok